ATTIVITÀ FISICA COSTANTE RIDUCE DEL 20% IL RISCHIO
Il Coronavirus ci trattiene in casa, d’accordo, ma dobbiamo muoverci per mettere al tappeto l’ictus. Lo sappiamo ormai: il movimento è un prezioso alleato contro le malattie cerebro-cardiovascolari. Allora? D’accordo, le nostre possibilità di spostamento sono di limitate ed ecco che camera da letto, soggiorno, cucina e, per chi ne ha possibilità il giardino di casa si trasformano in palestra, per fare i 30 minuti di attività fisica aerobica che sono sufficienti per sfruttare al meglio gli effetti protettivi del movimento sull’ictus.
“Possiamo ad esempio salire le scale invece di prendere l’ascensore quando usciamo di casa per accompagnare il nostro familiare a fare la spesa, per andare in farmacia. Già questo può essere un buon inizio: l’utilità del gesto ci consente di muoverci, facendo qualcosa che é gratificante anche dal punto di vista psicologico. Per chi poi a casa possiede una cyclette, pedalare tutti i giorni per 30 minuti davanti ad un programma televisivo distensivo può essere una buona opzione da prendere in considerazione. Chi possiede un deambulatore e può camminare all’aperto, nel giardino di casa o nell’area intorno al proprio condominio, compie un’attività leggera che é anche un esercizio aerobico molto vantaggioso”, dice la dottoressa Caterina Pistarini, Direttore Neuroriabilitazione ICS Maugeri di Genova.
Agli anziani é stato raccomandato di evitare qualsiasi uscita. In questo caso muoversi in casa, partendo dalle semplici pulizie al riordino della casa, fare qualche piccola faccenda domestica a seconda delle proprie possibilità, è indicato per mantenersi in movimento e gestire lo stress. Esercizi raccomandati sono quelli per mantenere in attività le articolazioni delle braccia, delle spalle, degli arti inferiori e possono essere fatti senza grossi sforzi: alzare le braccia, le spalle, flettere le anche e le ginocchia.
La scarsa attività motoria, oggi, è considerata tra i fattori di rischio più importanti per tutte le patologie cerebro-cardiovascolari, tra le quali l’ictus, e per le malattie croniche in generale quali diabete, obesità, neoplasie, depressione, osteoporosi. Uno stile di vita sano (smettere di fumare, raggiungere il peso forma, mangiare in maniera equilibrata e svolgere regolare attività fisica) incide notevolmente sull’aspettativa di vita, con ben 10 anni di vita in più senza malattie.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization) e la Federazione Mondiale del Cuore (World Heart Federation) hanno sollecitato tutti i governi e le società scientifiche a promuovere, anche con il supporto dei media, tutte le iniziative più idonee e attrattive per diffondere in tutta la popolazione il principio che l’attività fisica, abbinata a uno stile di vita sano, aiuta a prevenire queste patologie. E l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale (A.L.I.Ce) raccoglie questo invito in occasione dell’importante appuntamento annuale che dedica alla prevenzione della malattia, istituzionalmente realizzato nel mese di aprile.
“Nonostante il periodo complesso che stiamo vivendo, la nostra Associazione vuole ribadire ancora una volta quanto sia davvero fondamentale riuscire a modificare tutte le ‘cattive abitudini’, adottando stili di vita adeguati – dichiara la Dottoressa Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia ODV (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale). Seguire una alimentazione bilanciata e sana come quella prevista dalla dieta mediterranea, astenersi dal fumo, controllare la pressione arteriosa e limitare il consumo di alcol. Ben 8 ictus su 10 potrebbero infatti essere evitati seguendo questi consigli. Obiettivo della nostra Associazione è quello di focalizzare l’attenzione di tutti i cittadini su questa opportunità, ribadendo anche l’importanza del riconoscimento tempestivo dei sintomi e dell’urgenza di recarsi tramite il 112 (118) nei Centri dedicati alla cura di questa patologia, grave ma attualmente curabile se presa in tempo”.