La cucina con gli scarti è una buona abitudine. Lo dice anche Altroconsumo che ha condotto una indagine pubblicata nel numero di InSalute di aprile 2020: l’obiettivo? Capire quante sostanze nutritive e quanti pesticidi contengono le bucce, i gambi e le foglie di 7 ortaggi e 3 frutti, sia biologici sia convenzionali. Ma attenzione ai pesticidi.
Le foglie del sedano ad esempio sono molto più ricche di polifenoli rispetto al gambo (77 mg/100 g contro 9,7); la buccia di mela è più ricca di fibre e polifenoli rispetto alla polpa (107,6 mg/100 g contro 64,1); le foglie verdi del porro hanno più vitamina C rispetto al bulbo (7,6 contro 3,6 mg/100 g). Bucce, foglie e gambi di zucca, porro e sedano sono delle miniere di sostanze nutritive addirittura in misura maggiore rispetto alla polpa.
In tema di pesticidi invece, il primato negativo va alla buccia del limone convenzionale, in cui sono stati trovati 14 pesticidi, seguito dalle foglie del sedano convenzionale (10 pesticidi). Nessun principio attivo in cavolfiore, e porro sia convenzionale che biologico.

Non sapete come recuperare gli scarti? Allora tenete a mente questi consigli. Ad esempio le bucce, potete utilizzarle per dare profumo ai brodi o per preparare dei centrifugati. Le foglie di alcuni ortaggi che solitamente vengono buttate (come ad esempio per il cavolfiore) invece, possono essere cucinate per preparare sformati e vellutate, oppure possono essere bollite e poi saltate in padella. I ciuffi dei finocchi invece, si possono ad esempio usare per preparare un pesto per la pasta.