OBBLIGATORIO DISSUADERE E GESTIRE CORRETTAMENTE I RIFIUTI
Stop immediato alla cattura e macellazione dei cinghiali: violano la legge 157 del 1992 sulla tutela della fauna, in particolar modo l’art. 19 sulla gestione faunistica. La richiesta è stata messa nero su bianco dall’Ente Nazionale Protezione Animali che ha scritto al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e alla Sindaca di Roma, Virginia Raggi.
“Nonostante oltre 25 anni di catture e uccisioni non abbiano mai risolto nulla, ed anzi abbiano peggiorato la situazione – afferma Andrea Brutti, ufficio fauna selvatica dell’ENPA – il mondo politico continua ad autorizzarli. Un atteggiamento di assoluta cecità, perché il problema è ambientale ed è lì che bisogna agire. La vera domanda è sul perché ci si ostina a non investire denaro su sistemi che risolverebbero definitivamente questi problemi di convivenza: sarà forse che la macellazione e la vendita della carne genera degli introiti?”
La legge 157 del 1992 obbliga all’applicazione dei metodi ecologici prioritari a qualsiasi intervento diretto sugli animali. Dunque prima di ricorrere a catture e uccisioni bisogna predisporre recinzioni adeguate che impediscano l’accesso dei cinghiali in aree urbanizzate, strumenti di dissuasione e garantire una gestione ottimale dei rifiuti. Per quanto riguarda la sicurezza stradale segnaliamo che i sistemi adottati dal progetto “Life Strade” hanno azzerato gli incidenti legati agli attraversamenti degli animali sulle strade.