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CAFFE’ PORTA A PORTA, IN BICI O SULL’APE TRUCK: IDEE PER BERE L’ESPRESSO ITALIANO

Vi manca l’espresso al bar? Ecco che giovani baristi ve lo consegnano porta a porta, in bicicletta o sul truck. Carolina Mezzacasa, ad Agordo (Belluno) ci aveva già pensato e ora è arrivato il momento per farlo decollare: «avevamo già creato un chiosco itinerante a norma dedicato esclusivamente alla caffetteria col progetto di offrire sulle piste sciistiche espresso e cioccolata calda. Con macchina da caffè, bicchieri di carta e prodotti di qualità». «Proseguiamo con il servizio a domicilio per i nostri prodotti da forno e abbiamo la risposta anche per espresso e cappuccino con la possibilità da parte del cliente di ritirarli anche fuori dal nostro bar in piena sicurezza, in bicchierini monouso pagando anche con modalità digitali in modo da ridurre al minimo i contatti», dice Daniela Giordani, titolare di un bar a Città Riolo Terme (Ravenna). Un’altra bella storia viene da Barletta dove Lucia Franco ha il suo bar: «tutte le mattine consegniamo a domicilio la colazione con espresso e cappuccino, lo facciamo in maniera sostenibile peraltro, avendo acquistato una bici elettrica per gli spostamenti». Consegna a domicilio di prodotti da forno anche per Pan Hoi San a Santa Lucia del Piave (Treviso) «e insieme alla brioches regaliamo anche un pacchettino di caffè con un biglietto e una dedica per portare ai nostri clienti il ricordo della colazione al bar promuovendo, e lo faremo sempre più, prodotti italiani. Molti dei nostri clienti sono infatti produttori agricoli e quindi cerchiamo tutti di sostenerci a vicenda». «Continuerò a puntare sulla qualità perché da lì bisogna ripartire: dall’espresso italiano certificato e l’erogazione perfetta. Nel frattempo ci muoviamo con la comunicazione online per stare vicino alla nostra comunità e stiamo pianificando agevolazioni e servizio a domicilio per fare evitare affollamenti al bar» è per finire la sfida di Robin Alam nel suo bar a Bologna. Queste le voci raccolte dall’Istituto Espresso Italiano (Iei), che guarda al dopo “Covid-19”, con ottimismo nonostante l’attività dei baristi sia talvolta ferma e senza prospettive di breve termine.  

Pubblicato da robertamaresci

giornalista e scrittrice

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