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CON EQUI-COVID-19 SI RIPARTE A CAVALLO

Di false notizie il web è pieno, ma occorre ascoltare e prendere in considerazione solo fonti ufficiali. Il CONI qualche giorno fa ha consegnato al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, il report «Lo sport riparte in sicurezza»: 404 pagine con le indicazioni del Politecnico di Torino e le raccomandazioni della Federazione medico sportiva italiana sul rischio del contagio da Coronavirus nel praticare 387 discipline.

Pensato come la Bibbia della ripartenza, non tenerne conto è come fare una passeggiata in un bosco in fiamme: bruciarsi è un attimo. Dalla classe 1 (meno pericolosi), che comprende gli sport singoli e all’aperto dove rientra l’equitazione con rischio nullo (0), si arriva allo sport più estremo, la scherma. L’applicabilità è da campo minato se non si osservano le disposizioni in materia di attività sportiva del DPCM 26 aprile 2020 con decorrenza 4 maggio. E oggi siamo già all’8 di maggio.

I Presidenti di alcune Regioni come Trentino Alto Adige, Liguria, Sicilia, Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio, e Marche, firmando decreti esplicativi con chiarimenti e disposizioni attuative anche in materia di attività sportiva, hanno previsto sia l’allenamento che l’addestramento cavalli da svolgersi in maniera individuale e nel rispetto della normativa del distanziamento sociale. 

In questi giorni, si susseguono le riunioni per indicare con quanta più precisione possibile divieti e concessioni. L’ASD Le Cerque ha creato e condiviso con CSAIn Equitazione, l’Equi-Covid-19 un vademecum per ripartire di slancio nel rispetto delle disposizioni da pandemia. E visto che i decreti non vanno interpretati, ma vanno applicati, nel Circolo si è ripartiti a cavallo, driblando tra cartelli e regole di civile, sana e sportiva convivenza. Anche perchè su tutti, alcuni punti fanno capire bene il modo di operare nell’equitazione. “Occorre che cavalieri e amazzoni si presentino sul posto già in tenuta per effettuare la lezione, con abbigliamento e strumenti atti all’equitazione. Per i guanti: si tolgono i monouso con cui hanno raggiunto il Circolo e indossano i quanti da equitazione”, spiega Sirio Fracassi, responsabile CSAIn Equitazione. Indicando anche che “la distanza tra i cavalli/pony è di 3 metri l’uno dall’altro, con bardature accanto”, e che si lavora in campio o si esce in passeggiata osservando la distanza prevista di 3 metri. “Le lezioni? Su campi di versi e in base alle dimensioni:

  • tondino (diametro 18m): max 3 bambini (pony) + 1 istruttore
  • rettangolo(20×40): max 4 ragazzi (super pony) 800 mq + 1 istruttore
  • rettangolo (40×50): max 4 ragazzi/adulti (cavalli) 2000 mq + 1 istruttore
  • campo da cross: max 5 ragazzi/adulti (cavalli) 5000 mq + 1 istruttore

Pubblicato da robertamaresci

giornalista e scrittrice

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