Nel trasporto aereo la parola d’ordine è allinearsi. Dal 13 maggio, con la pubblicazione delle raccomandazioni della Commissione Europea, in tutti gli Stati Membri sono partiti i preparativi per la ripresa in sicurezza dei trasporti e dei servizi turistici, il superamento della crisi di liquidità ed il recupero della fiducia dei consumatori. La Commissione, riconoscendo che il settore del trasporto aereo ha una lunga esperienza nella gestione dei rischi di sicurezza e ravvedendo la necessità che si adottino misure proporzionali, compatibili, coordinate e reciprocamente riconosciute, ha demandato la redazione di protocolli specifici per il comparto alla Agenzia della Sicurezza in Aviazione (EASA) e al Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC)
Il 18 maggio, i due organismi Europei hanno assolto il loro compito, pubblicando le linee guida che identificano le misure atte ad assicurare la tutela sanitaria di passeggeri ed addetti durante la ripresa di servizi aerei regolari a seguito della emergenza causata dalla diffusione del COVID-19.
Il documento attribuisce la priorità assoluta alla tutela sanitaria in ogni fase del viaggio, fornendo indicazioni puntuali sulle modalità con cui le diverse infrastrutture possono essere riorganizzate in funzione delle nuove esigenze. Le linee guida Europee identificano alcuni principi fondamentali, come l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, l’osservanza di una scrupolosa igiene personale, l’impiego di sofisticate tecniche di ventilazione e filtraggio, il distanziamento interpersonale laddove possibile, e forniscono indicazioni puntuali su ogni segmento del viaggio: dall’arrivo all’Aeroporto di partenza fino all’uscita da quello della destinazione finale.
Il Presidente dell’IBAR Benito Negrini afferma: “Anche in Italia, l’Aviazione farà da volano per il rilancio economico del Paese: sarà importante assecondare le esigenze della domanda ripristinando velocemente i collegamenti ed assicurare che il trasporto aereo rimanga economicamente alla portata del grande pubblico. Nel nostro Paese – continua Negrini – si sta facendo un buon lavoro: negli aeroporti Società di gestione e Compagnie Aeree stanno attuando tutte le misure necessarie per assicurare la ripresa in sicurezza dei collegamenti e la Autorità di regolazione competente in materia ha a sua volta redatto, con il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, delle linee guida nazionali che riprendono in grandissima parte le raccomandazioni delle Agenzie Europee. Manca però il tassello più importante, in assenza del quale si correrà il rischio che le Compagnie Aeree straniere, la cui quota di mercato per i collegamenti internazionali da/per l’Italia sfiora il 90%, possano valutare insostenibile e ingestibile il ripristino dei servizi temporaneamente sospesi: la mancata armonizzazione tra la normativa italiana e quella della quasi totalità dei Paesi Europei in tema di distanziamento a bordo”.