Dieci atleti olimpici raccontano come hanno sconfitto il tumore. È questo il contenuto dell’ultimo libro promosso da Fondazione Insieme contro il Cancro, “Oltre le Olimpiadi” (di Francesco Cognetti e Mauro Boldrini, Cairo Editore, pagg. 208, 16 euro): dall’introduzione della chemioterapia nel trattamento del carcinoma della mammella, all’avvio dell’oncologia di precisione grazie alle terapie mirate, fino alla nuova era dell’immuno-oncologia e dei farmaci agnostici, efficaci in relazione a una mutazione genica indipendentemente dall’organo colpito. “La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è cresciuta, nel nostro Paese, dal 33% negli anni ’70 al 39% alla fine degli anni ’80 fino al 60% del periodo 2005-2009 – spiega il prof. Francesco Cognetti, Presidente Fondazione Insieme contro il Cancro e Direttore Oncologia Medica Regina Elena di Roma -. Il tumore non è più un male incurabile. Il progresso della ricerca contro le neoplasie, negli ultimi decenni, è stato incredibile e si sta muovendo oggi con ancora maggiore celerità. Mezzo secolo fa, non sapevamo praticamente nulla della base molecolare dei tumori. Le nuove conoscenze sui meccanismi biomolecolari che presiedono all’evoluzione della malattia e gli stimoli che derivano dalle importanti innovazioni tecnologiche aprono la prospettiva di ancora maggiori successi nel prossimo futuro. Siamo partiti da questa prospettiva, per descrivere in parallelo i progressi nella performance sportiva nei Giochi e della ricerca medica con i ritratti di chi ha fatto dello sport una professione e ha dovuto affrontare la malattia. Abbiamo raccolto le loro storie, cariche di dolore e di speranza”. Nel mondo le neoplasie sono in costante aumento, da 12,7 milioni di casi nel 2008 a 14,1 milioni nel 2012 fino a 18,1 milioni nel 2018.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di praticare almeno centocinquanta minuti, cioè due ore e mezza di attività fisica moderata ogni settimana, come camminare o andare in bicicletta. L’American Cancer Society recentemente, ha aggiornato le linee guida per la prevenzione oncologica, raddoppiando il tempo da dedicare al movimento. Il documento esorta gli adulti a praticare tra i 150 e i 300 minuti di attività fisica di moderata intensità o tra i 75 e i 150 minuti di attività fisica intensa a settimana. “Un ruolo rilevante nell’aumento della sopravvivenza va attribuito, oltre che al miglioramento dei trattamenti multidisciplinari, anche alla ricerca e alle terapie innovative – continua il prof. Cognetti -. In particolare, la medicina di precisione o personalizzata rappresenta un approccio sempre più importante, che consente, in molte condizioni, l’applicazione di terapie mirate, dirette a bloccare l’evoluzione e la diffusione della malattia. L’altro settore di grande sviluppo è rappresentato dalla moderna immuno-oncologia, in grado di stimolare la reazione immune dell’organismo contro il cancro, rimuovendo gli ostacoli e i blocchi a queste azioni che il tumore mette in atto a sua difesa. Questi nuovi trattamenti stanno cambiando positivamente la storia naturale e l’evoluzione di molte neoplasie”.