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IN ITALIA BOOM DI SPECIE ALIENE

SU 123 SPECIE DI MAMMIFERI, 1 SU 8 È ALIENA. TRA I PESCI D’ACQUA DOLCE LO E’ LA META’

In Italia la biodiversità è a rischio. Tra le 123 specie di mammiferi presenti, 1 su 8 è aliena; tra i pesci d’acqua dolce (127 specie) addirittura lo è la metà. Lo confermano le nuove check-list recentemente pubblicate sulle riviste scientifiche Hystrix e Italian Journal of Freshwater Ichthyology.

Nel nostro paese sono almeno 15 i mammiferi (12% delle specie) e 63 i pesci (50% delle specie) introdotti dall’uomo. Ma proprio nell’anno in cui la cimice asiatica, secondo le stime di Coldiretti, ha provocato oltre 300 milioni di euro di danni alla frutticoltura in tutto il Nord Italia, c’è incertezza per gli effetti sulla distribuzione delle specie aliene a seguito del blocco degli spostamenti e delle attività antropiche dovuto alle misure di contenimento del Covid-19 che, di fatto, ha arrestato anche le attività di controllo e limitazione della diffusione delle specie.

La presenza in natura di mammiferi alieni è spesso dovuta alla fuga o al rilascio di individui tenuti in casa come animali da compagnia. Tra loro troviamo ad esempio lo scoiattolo grigio americano Sciurus carolinensis, il tamia siberiano Eutamias sibiricus e il procione Procyon lotor, tutti ritenuti particolarmente pericolosi per la biodiversità nativa e pertanto inseriti nella lista delle specie di rilevanza unionale (ai sensi del Regolamento UE 1143/14). Altri mammiferi sono stati introdotti per motivi venatori, come il silvilago Sylvilagus floridanus, o il cervo sika Cervus nippon, o perché un tempo sfruttati commercialmente per la loro pelliccia, come il visone americano Neovison vison e la nutria Myocastor copypus. Molte specie arrivano con le merci importate, o utilizzando semplicemente i nostri mezzi di trasporto.

Per quanto riguarda i pesci, gran parte delle introduzioni è riconducibile all’attività di pesca sportiva, come nel caso forse più noto, quello del siluro europeo Silurus glanis; ma sono segnalate anche introduzioni da parte di acquariofili, come nel caso dei guppy Poecilia reticulata o dei portaspada Xiphophorus helleri, e addirittura introduzioni a scopo di lotta biologica (alle zanzare!), come nel caso delle gambusie Gambusia holbrooki e Gambusia affinis.

Pubblicato da robertamaresci

giornalista e scrittrice

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