Senza tenere conto della “qualità della vita” per i dipendenti, le analisi che operano un focus su aspetti puramente economici o di performance sono tutte concordi nel considerare lo smart working una soluzione particolarmente vantaggiosa, anche se ancora poco sfruttata, soprattutto nel nostro paese. Secondo i dati di Variazioni, società di work-life balance e change management, un’organizzazione smartdi poco più di 3 giorni al mese, su un’azienda di almeno 100 dipendenti, può far risparmiare all’azienda oltre 200 mila euro all’anno tra buoni pasto, indennità di trasferta e altro. Un guadagno non indifferente per il datore di lavoro, che vede al di là della soddisfazione del proprio lavoratore anche un maggior attaccamento di quest’ultimo verso l’azienda. Più del 95% dei dirigenti, ad esempio, ha dichiarato che la produttività aumenta e che tutti gli obiettivi sono stati raggiunti dai lavoratori smart, mentre l’81% dei lavoratori ha dichiarato che aumenta la concentrazione e il lavoro di team diventa più efficiente. Infatti: “Smart working significa lavoro flessibile indipendentemente dal luogo in cui ci si trova – afferma Steve Osler, CEO di Wildix ed esperto in tecnologie per il lavoro agile – da casa o dalla spiaggia, il lavoratore deve essere in grado di chiamare, chattare, condividere documenti e avviare videoconferenze così come fosse in ufficio. Non cambiano le azioni, cambia solo il luogo di lavoro. Ciò a patto di scegliere gli strumenti tecnologici per realizzare tutto questo in totale sicurezza. Lo smart working è considerato anche il più efficace incentivo non economico quando si tratta di attrarre e trattenere talenti. E la soddisfazione dei dipendenti che lavorano da remoto cresce, perché con più flessibilità è più facile gestire lavoro e famiglia”.
Ma oltre a benefici qualitativi anche il lavoratore ottiene dal lavoro agile un guadagno economico che ammonta a una busta paga l’anno, circa 1.300 euro per gestire la propria presenza sul posto di lavoro, oltre al fatto che eviterebbe tutti i rischi legati al commuting (pendolarismo) casa-lavoro. Il risparmio lo si misura anche in termini chilometrici: circa 62 sono i chilometri al giorno risparmiati da un lavoratore per gli spostamenti, 2.400 chilometri all’anno, oltre ad evitare un impatto ambientale di 270 chili di CO2 nell’aria, equivalente a 18 alberi per ciascun smart worker. “Nel momento in cui il lavoro non é più un luogo verso cui recarsi, ma qualche cosa da fare, risulta di estrema importanza la possibilità di utilizzare strumenti di comunicazione professionali, che rispondano a esigenze moderne e che risolvano gli impedimenti che ci separano dal raggiungimento degli obiettivi di produttività. È essenziale poter contare su tecnologie e prodotti che permettano, allo stesso tempo, di potersi concentrare, isolandosi dai rumori esterni, di poter collaborare e comunicare con colleghi, clienti e fornitori, in modo chiaro e immediato, e, non meno importante, di poter fare tutto ciò in modo semplice e flessibile. Quest’ultimo aspetto prende in profonda considerazione la compatibilità e l’integrazione dei dispositivi di comunicazione all’interno del sistema, che si alimenta sull’interazione di apparecchiature e software di diversa provenienza”, conclude Luca Barbarossa, regional Product Marketing Manager, Emea South di Jabra.